lunedì 28 settembre 2009

Manel d'Novas

Manel d’Novas, il più grande compositore capoverdiano, è morto oggi a Mindelo.
Figura fondamentale della musica capoverdiana fin dalla metà degli anni ’60, era nato il 24 dicembre del 1938 a Penha de França, frazione di Tarrafal di Monte Trigo, nell’isola di Santo Antão, ma visse gran parte della vita a Mindelo, nella vicina isola di São Vicente.
Prima di dedicarsi completamente alla composizione fece anche il marinaio ed il soprannome “De Novas”, deriva dalla nave "Novas de Alegria" con la quale solcò i mari di mezzo mondo.
È ricordato come compositore sia di mornas che di coladeras, per composizioni rese immortali soprattutto dalle interpretazioni di Bana, di Cesária Évora e dal gruppo Os Tubarões, col mai dimenticato Ildo Lobo.
Poeta, trovatore popolare, musicista, compositore estremamente prolifico, Manel d’Novas può senza alcun dubbio essere paragonato ai più grandi compositori capoverdiani di sempre, tra i quali Eugénio Tavares e B. Léza.
Nelle sue composizioni ha saputo interpretare lo spirito satirico del capoverdiano e della società mindelense, accompagnandolo prima verso l’indipendenza, cantandone le speranze e le illusioni e poi nella costruzione di una stabile democrazia.É disponibile una biografia del compositore, “Manel d’Novas: música, vida, caboverdianidade”, opera del sociologo César Monteiro.

lunedì 21 settembre 2009

Stop MGF

Questo è il documento che sintetizza i risultati della campagna di sensibilizzazione promossa dall’
L'Associazione NoDi (I nostri diritti-Associazione donne immigrate).
Il gruppo che ha portato avanti la Campagna di sensibilizzazione è composto da donne proveniente dal Brasil, Perù, Messico, Colombia, Cameroun, Mali ed Etiopia.

STOP MGF
Mai più mutilazioni genitali femminili“In Italia sono circa 90mila le donne immigrate che hanno subito le pratiche della mutilazione genitale femminile (MGF), diffuse in 28 paesi africani, in Medio Oriente e nel sud est asiatico. Inoltre esiste un alto rischio che le figlie di queste donne, bambine e adolescenti, subiscano tali pratiche nel corso della loro permanenza in Italia o durante un periodo di vacanza nel paese dei genitori”. Questi i risultati presentati da Pilar Saravia, presidente dell’Associazione NoDi – I nostri diritti - a conclusione del progetto STOP MGF, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le vittime di queste pratiche, supportate nel nome della tradizione, sono soprattutto bambine tra i 4 e i 15 anni: l’età a rischio è soggetta ad un graduale abbassamento per evitare eventuali resistenze da parte delle stesse bambine, che, una volta adulte, subiranno con gravi conseguenze psicologiche sofferenze fisiche provocate da malattie, rapporti sessuali dolorosi, infertilità, infezioni e parti pericolosi.
L’Associazione NoDi, che da anni s’impegna in azioni concrete per il rispetto della dignità della donna immigrata in Italia, ha affrontato il difficile tema delle mutilazioni genitali femminili attraverso una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione tra la popolazione migrante, proveniente dai paesi a rischio e insediata nella Regione Lazio.
Il progetto STOP MGF, iniziato nel febbraio 2007, si è sviluppato attraverso tre fasi: formazione degli operatori socio sanitari, curata dal San Camillo – Forlanini, ricerca del fenomeno, realizzata dall’IRPPS-CNR, e sensibilizzazione/prevenzione delle comunità interessate, seguita da NoDi.
In venti mesi l’associazione NoDi ha mappato i luoghi d’incontro e dei servizi utilizzati dalle comunità a rischio sul territorio laziale, ha incontrato i mediatori culturali, ha prodotto e distribuito materiale cartaceo sul tema. Ha quindi realizzato incontri di sensibilizzazione e informazione con gruppi di vittime o a rischio di MGF nelle cinque province laziali per un totale di 800 donne. Infine ha realizzato il sito d'informazione
www.stop-mgf.org che ospita anche un forum per lo scambio di esperienze.
Se nel parlare dell’argomento la prima reazione delle donne coinvolte è la diffidenza, la parola chiave per rompere il silenzio è quella della salute, un diritto garantito dalle leggi nazionali dei paesi a rischio, che tendono a contrastare tali pratiche pur trovando grandi difficoltà nella loro applicazione, soprattutto nel contesto rurale.
In Italia le MGF sono un reato punibile con il carcere (Legge 9 gennaio 2006 n. 7): l’obiettivo è quello di scoraggiare l’uso di queste pratiche nella società italiana.

www.stop-mgf.org

venerdì 11 settembre 2009

Lura a Caorso

Sabato, 12 settembre 2009, nella Rocca Mandelli di Caorso (PC), per la rassegna Out of Africa, Lura presenterà il suo ultimo album ECLIPSE.
Lo spettacolo è a ingresso gratuito e ha inizio alle 21:30.

Come arrivarci: Autostrada A 21 (TO – PC – BS), uscita Caorso
Formazione:
Lura sarà accompagnata da:
VAISS (chitarra)
Edevaldo FIGUEIREDO RUSSO (basso)
Kau PARIS (batteria)
Toy VIEIRA (piano e direzione musicale)
Guillaume SINGER (violino)

www.luracriola.com

Kabe Verde!

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ottobre 2006 - zona Ribera Prata - São Nicolau
 
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