sabato 31 marzo 2007

La verità

Capo Verde, marzo 2007
Nella notte tra il quindici e il 16 Febbraio due turiste italiane sono state uccise a colpi di pietra su una spiaggia deserta dell’isola di Sal, a Capo Verde. Sapremo mai tutta la verità sulla morte delle due ragazze assassinate? Noi crediamo di no.
Il “delitto passionale”, termine con cui è stato, ben presto, classificato l’episodio fa comodo a molti, praticamente a tutti. Ogni altra verità potrebbe nuocere a qualcuno: al futuro e alla memoria, al ricordo delle ragazze o allo sviluppo turistico di Capo Verde. Meglio pertanto “accontentarsi” di quello che appare. Ci sono due giovani reo confessi, i cadaveri di due giovani ragazze, una superstite dopo una fuga (secondo noi troppo) rocambolesca. Tutto chiaro quindi, tutto risolto.
Ci permettiamo di andare alla ricerca di quelli che, secondo noi, sono i veri responsabili della vicenda e della sua macabra conclusione: tour operators, speculatori edilizi, turisti, governo e istituzioni di Capo Verde.
I tour operators, i costruttori e gli speculatori edilizi propagandano i Paesi del Terzo Mondo unicamente come Paradisi Tropicali dove tutto è facile, dove la vita è meravigliosa, dove il sole non manca mai e le spiagge sono interminabili distese di sabbia finissima. Omettono di dire che si tratta di Paesi poveri, spesso al limite dell’indigenza, e che, al di fuori dei villaggi e degli alberghi di lusso, esiste la miseria più assoluta. Omettono di dire ai compratori che la casa che compreranno ed abiteranno a Capo Verde ha rubato lo spazio ad una baracca o ad una capanna, ad una porcilaia o ad un pollaio, ad un campo da calcio o all’unico orto irrigabile.
I turisti, quelli che prediligono la formula “all inclusive”, programmano la loro vacanza solo immediatamente prima della partenza. Le ferie sono in bilico sino all’ultimo momento, il tempo manca sempre, ma la necessità è quella di partire comunque, di “fare” (non usano il termine “visitare” o quello “conoscere”) un altro Paese: anche quest’anno porteranno a casa qualche migliaio di foto o di filmini insulsi, per la disperazione di parenti e amici. Vanno in agenzia e chiedono: “dove ci mandi quest’anno?” e vengono imbarcati su un aereo per Capo Verde. Scoprono a mala pena che Capo Verde è in Africa, ma non vanno oltre. La storia, l’economia, la società e, soprattutto, la gente di quel Paese non interessa loro…
Quelli che investono e quelli che sognano un inverno al caldo a tutti i costi si fidano di agenzie immobiliari per lo più improvvisate, di altisonanti annunci sui giornali e in internet e comprano il loro angolo di paradiso senza mai essere stati a Capo Verde. Spesso, quando vengono a prendere possesso del loro acquisto e pretendono di abitarlo, scoprono che non c’è la luce, che manca l’acqua e che le fognature sono da completare. Risolvono il problema “all’occidentale”, rivolgendosi ad un avvocato che, scoprono poi, è lo stesso che cura gli interessi del venditore… Hanno poi, a volte, la sorpresa delle porcilaie (e del puzzo relativo), dei polli e delle capre che vivono liberi nel piazzale e nelle vie accanto. E protestano. Con la Polizia, con il venditore, coi giornali. Possibile che questo Paese sia così “incivile”, pensano, da privilegiare la carne fresca e ruspante a quella ipercontrollata e magari surgelata dei supermercati?!
Alle istituzioni e al Governo di Capo Verde interessa unicamente lo “sviluppo” del Paese, uno sviluppo a tutti i costi. Senza controllo. Non si preoccupano di far funzionare adeguatamente le leggi e le istituzioni giudiziarie che pure esistono. L’ attenzione ai fenomeni di prevenzione e controllo della droga è scarsa e la tolleranza è assoluta per gli stranieri.
Capo Verde è veramente un Paese che ha tutti i mezzi, Leggi ed Istituzioni, in grado di funzionare perfettamente. Basterebbe farli funzionare. La Polizia è efficiente e ha potere, ma lo usa solo con i poveri, con i piccoli delinquenti. Spesso si ferma, però, davanti al bianco, al ricco, al potente, in ossequio alla convinzione che non bisogna nuocere a chi è artefice dello “sviluppo del Paese”.
Per finire e ritornando alla premessa, osserviamo come i responsabili della morte delle ragazze siano molti. Nessuno degli attori che abbiamo nominato è un responsabile diretto, ma tutti, proprio tutti, hanno contribuito a creare un “contatto di civiltà” che, non adeguatamente preparato, è diventato un “contrasto” di civiltà.
Quando gente ricca arriva in un ambiente disastrato ed ostenta la sua ricchezza, ciò non può che suscitare “legittime” invidie. I soldi, la droga, le diverse disponibilità e gli stili di vita differenti non possono che costituire un detonatore per una miscela esplosiva.
Poi, possono pure incarcerare a vita due ragazzi, poco più che ventenni, rei confessi, che “hanno premuto il grilletto”….Ma chi ha costruito la pistola? Chi l’ha data loro?


Di Anna & Alberto, tratto dal sito www.cvfaidate.com

mercoledì 28 marzo 2007

Capo Verde e non solo su Novaradio

"Capo Verde e non solo" è anche un programma radiofonico condotto da Antonio e da Hipólito, tutti i giovedì dalle 21:00 alle 22:30, dai microfoni dell’emittente comunitaria Novaradio che trasmettte sui 101,5 Mhz da Firenze e in streaming dal sito internet (
www.novaradio.info/).
Capo Verde ha un patrimonio musicale tra i più vari e ricchi al mondo. Le culture e le tradizioni di più continenti, Africa, Europa e America centrale e meridionale, si sono fuse in maniera indissolubile dando origine ad un insieme assolutamente irripetibile ed unico nel suo genere.
"Capo Verde e non solo" nasce nel 2004 con l´intento di dar conto di questa ricchezza culturale, espressa soprattutto attraverso le molteplici manifestazioni musicali presenti nelle isole. Morna, coladera, funaná, batuko, tabanka, finaçon, lundum, talaia baxu, colá San Jom, cabozouk, sono alcuni dei generi musicali attraverso cui gli artisti capoverdiani esprimono la ricchezza culturale sedimentata nel corso di cinque secoli di oppressione coloniale portoghese.

Nel programma vengono anche affrontati argomenti relativi alla storia di Capo Verde, dalla sua scoperta intorno alla metà del XV° secolo, fino ai giorni nostri, passando attraverso la proclamazione dell’indipendenza dal regime portoghese, nel 1975, esito finale di una lotta di popolo durata oltre dieci anni, condotta sotto la guida di Amílcar Cabral, tra i più lungimiranti uomini politici africani del XX° secolo.

Al programma nel corso degli anni hanno partecipato diverse personalità capoverdiane, sia in ambito politico che culturale e in studio sono spesso invitati rappresentanti delle comunità lusofone e quanti si ritengono amici di questi paesi.

Non solo musica e non solo di Capo Verde quindi, ma anche espressioni di quei paesi africani che hanno condiviso fino alla metà degli anni '70 il triste comune destino di possedimenti d´oltremare del regime coloniale portoghese, e cioè Angola, Guinea-Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe. In particolari occasioni non mancano incursioni nello sterminato mondo della musica brasiliana, altro paese intimamente legato a Capoverde, ed ovviamente anche in Portogallo e, perché no, anche un salto nell’estremo oriente, nell’ultima colonia portoghese che ha raggiunto l´indipendenza, Timor Leste.
Buon ascolto!

domenica 18 marzo 2007

Qualche informazione su Cabo Verde

L’arcipelago di Capo Verde, scoperto dalla corona portoghese intorno al 1460, è formato da nove isole maggiori abitate e un nucleo di isole minori ancora disabitate. La superficie totale è di kmq 4.033.
E' situato a circa 450 miglia a ovest della costa senegalese, in pieno oceano Atlantico.
L'arcipelago abitato è formato dalle isole poste nella parte settentrionale, dette di Barlavento, Santo Antão, São Vicente, São Nicolau, Sal e Boavista e da quelle poste nella parte meridionale, dette di Sotavento, Maio, Santiago, Fogo, Brava.
Morfologicamente le isole possono raggrupparsi tra quelle che si presentano in prevalenza pianeggianti con rilievi che non superano i 400 metri e quelle montagnose che raggiungono quasi 3000 metri.
Le isole più vicine alla costa africana, Sal, Boavista e Maio presentano un aspetto nella quasi totalità pianeggiante. Sono pressoché prive di vegetazione ma ricche di deserti di pietre, di terra e soprattutto di sabbia. L'Harmattan, il vento che spira nella zona tra la Mauritania e le isole, trascina verso queste ultime grandi quantità di sabbia, soprattutto tra dicembre e aprile, quando l’intensità è maggiore.
Le altre isole sono in prevalenza montuose e ricche di vegetazione. Vi si coltivano banane, manghi, canna da zucchero, legumi, caffè, vite ed alcuni ortaggi. La loro produzione non riesce però a far fronte al fabbisogno nazionale e quindi molti prodotti vengono importati.
Le isole sono di origine vulcanica. I vulcani che le hanno generate sono ormai inattivi salvo quello di Fogo. L'ultima eruzione del vulcano di Fogo, risale al 1995 e non ha provocato vittime.
La capitale, Praia, è situata nella parte meridionale dell'isola di Santiago, la maggiore per ampiezza di territorio (kmq 991) e per quantità di abitanti.
Il clima delle isole di Capo Verde è mite e le temperature non subiscono grandi escursioni termiche: le massime stagionali infatti si attestano, in inverno tra i 24-26° e in estate intorno ai 28-30°.
La popolazione totale è di circa 500.000 abitanti, cui va aggiunto un numero quasi doppio di capoverdiani residenti all'estero. La densità di popolazione è di 124 abitanti per kmq mentre il 50% ha meno di 18 anni.
I meticci (creoli) costituiscono il 70% della popolazione, gli africani meno del 30%; gli europei solo l'1%.
La religione maggiormente praticata è quella cattolica accanto a una serie di chiese protestanti che attraggono un notevole numero di fedeli.
La lingua ufficiale è il portoghese ma la lingua più diffusa è il creolo che comprende le varianti di ogni isola.
La moneta nazionale è lo scudo capoverdiano. Il cambio con l’euro è fisso: un euro equivale a circa 110 escudos.

giovedì 15 marzo 2007

Capo Verde e non solo

All’inizio del 2007, a Firenze, su iniziativa di alcuni amici, capoverdiani e italiani, si è costituita l’associazione culturale di promozione sociale “Capo Verde e non solo”, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza della cultura di Capo Verde e dei paesi di lingua portoghese.

Il portoghese è una tra le lingue più diffuse al mondo, parlata da oltre 250 milioni di persone, è lingua ufficiale in Brasile, a Capo Verde, a São Tomé e Príncipe, in Angola, in Mozambico, in Guinea Bissau, a Timor Est, a Macao e ovviamente in Portogallo.

Tra le attività che l’associazione si propone di svolgere per il raggiungimento dello scopo sociale si indicano: rassegne cinematografiche; trasmissioni e programmi radiofonici e televisivi; traduzione, produzione, pubblicazione e diffusione di opere in forma cartacea o multimediale; produzioni musicali; realizzazione e pubblicazione di una rivista culturale; istituzione di una biblioteca; corsi di lingua e cultura dei paesi interessati; corsi di danza, cucina, ecc.; organizzazioni di viaggi nei paesi interessati; sviluppo di un turismo responsabile; eventi, manifestazioni ed iniziative di vario genere.

SOMOS TODOS IRMÃOS

Somos todos irmãos
Filhos da mesma terra,
Suor das nossas mãos
Sobre o mar que nos encerra.

Somos todos irmãos
Dez ilhas um só cântico
Que afloram dos desvãos
Das salsas águas do Atlântico.

E unidos entre nós
Na Pátria Cabo Verde,
Terra de paz e heróis
Em que a esp’rança não se perde,

Firme, nobre e constante
Seguirá a nossa luta
Na erecção confiante
Dum lar, fruto de labuta,

Cada vez mais melhor
E em prol da liberdade,
Para que haja o esplendor
E bem mais prosperidade.

Vamos irmãos, que o canto
Da nossa marcha é hino
Da união, glória e pranto
Do nosso mesmo destino!

HIPÓLITO DANIEL SOARES

Kabe Verde!

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ottobre 2006 - zona Ribera Prata - São Nicolau
 
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