Morto Luís Cabral
Era nato a Bissau, l’11 aprile 1931.
Luís e Amílcar Cabral erano figli di Juvenal Cabral e come altri loro fratelli, erano nati in Guinea.
In seguito si spostano a Capo Verde, quando Juvenal e la famiglia si trasferisce nell’isola di Santiago, più esattamente a Santa Catarina, di cui era originario.
Insieme al fratello Amílcar Cabral, e ad altri capoverdiani, fra cui Aristides Pereira, Fernando Fortes e Abílio Duarte, Luís Cabral aveva fondato nel 1956 il PAIGC (Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea Bissau e di Capo Verde).
Dopo l’assassinio di Amílcar, nel gennaio del 1973, il 24 settembre dello stesso anno viene proclamata unilateralmente l’indipendenza della Guinea Bissau e Lúis viene eletto dal PAIGC Presidente della Repubblica.
Il 14 novembre 1980 fu destituito dal potere a seguito di un colpo di stato e al suo posto si insediò l’allora primo ministro João Bernardo Vieira, detto “Nino”, assassinato nel marzo scorso.
Il golpe rappresenta anche la fine del progetto dell’unità tra la Guinea Bissau e Capo Verde, così fortemente voluta da Amílcar Cabral ed alla base dell’azione politica del PAIGC.
Così, il 20 gennaio 1981, i membri capoverdiani del PAIGC si staccano dal partito e fondano il PAICV (Partito Africano per l’indipendenza di Capo Verde) che governerà l’arcipelago come partito unico fino al 1991, anno dell’indizione delle prime elezioni libere.
Dopo alcuni mesi trascorsi a Bissau Luís Cabral inizia un percorso di esilio che lo porterà prima a Cuba, fino al 1983 e successivamente, dopo un breve ritorno a Capo Verde, a Lisbona, dove stabilisce la residenza fino alla morte, giunta sabato 30 maggio, al termine di una prolungata malattia.
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